Un concerto dal sapore d’eterno: Giovanni Nuti ricorda Alda Merini e Milva

    Un concerto dal sapore d’eterno: Giovanni Nuti ricorda Alda Merini e Milva

    Alda Merini e Milva tornano a farci sognare attraverso l’interpretazione di Giovanni Nuti lunedì 4 aprile alle ore 21 presso la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano. Il concerto “E io tra di loro – Giovanni Nuti in concerto tra Alda Merini e Milva” è un ponte emotivo che riporta in luce due grandi donne che hanno lasciato il segno in ambito artistico e umano.
    Giovanni Nuti è stato legato da un rapporto professionale ad Alda e Milva e in passato ha avuto modo di collaborare con loro in diverse occasioni. Si preannuncia una serata suggestiva dove la musica incontrerà la poesia regalando attimi di grande emozione.
    L’evento è patrocinato dal Comune di Milano ed è prodotto da Sagapò Music, con il contributo di Francesco Bombelli, Coop Lombardia ed Execo. La drammaturgia è di Roberta Cardia e Giovanni Nuti. L’artista sarà accompagnato sul palco dalla band composta da Josè Orlando Luciano, Andrea Motta, Simone Rossetti Bazzaro, Carlo Giardina ed Emiliano Oreste Cava.
    Il video di backstage è disponibile al link https://youtu.be/IxHxeRggFlA. Ripropone l’interpretazione di Nuti della canzone di Milva “Potemkin”, un grido di libertà molto attuale ai nostri giorni.
    Ai partecipanti, massimo 2 persone per prenotazione, sarà richiesto un contributo di almeno 10 euro per l’Associazione Alda Merini.
    Giovanni Nuti, compositore ed interprete, ha avuto un sodalizio professionale e d’amicizia con la Poetessa dei Navigli durato 16 anni. Insieme ad Alda Merini ha realizzato l’album “Accarezzami musica” nel 2017. Ha scritto le musiche del Cd “Milva canta Merini – sono nata il ventuno a primavera”, pubblicato nel 2004.
    L’Associazione Alda Merini nasce il 7 gennaio 2019 su iniziative delle figlie Emanuela, Flavia e Simona con l’obiettivo di promuovere, tutelare, approfondire e diffondere la figura e l’opera di Alda Merini, senza scopo di lucro.
    Foto di Giuliano Grittini

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