Lord Dunsany, gli Dei e gli elfi

    Lord Dunsany, gli Dei e gli elfi

    Edward John Moreton Drax Plunkett, XVIII Barone Dunsany, più noto come Lord Dunsany, è stato uno dei primi scrittori fantasy.
    Per quanto non sia conosciuto al grosso pubblico, è stato l’ispiratore di numerosi grandi autori, tra i quali: Lovecraft, Robert Howard, Arthur Clarke, Tolkien, Michael Moorcock e Ursula Le Guin. Inoltre fino a pochi anni fa in Italia non era facilissimo trovare i suoi libri. Poi Mondadori ha colmato la lacuna dando alle stampe il «Libro delle meraviglie e altre fantasmagorie», che raccoglie due romanzi e numerosi racconti.
    Le sue storie sono ricche di suggestioni magiche e fiabesche e trascinano il lettore in mondi onirici e mitologici, popolati da maghi, principesse elfiche, unicorni e altre creatura fantastiche.

    Nato a Londra nel 1878, proveniva da una nobile famiglia irlandese; studiò a Eton, fu campione nazionale di scacchi e di tiro con la pistola. Nel 1905, pubblica la sua prima raccolta di racconti: gli «Dei di Pegana», uno dei libri più influenti, ma purtroppo meno conosciuti, della letteratura fantastica.
    Lo stile sognante e ricco di aggettivi, che caratterizza molti scritti del Fantasy di inizio XX secolo, proviene dagli “Dei di Pegana”, divinità incomprensibili per la mente umana. Diceva Lord Dunsany: «Non scrivo mai di cose che ho visto, ma solo di cose che ho sognato».

    Nel 1924 Lord Dunsany pubblica «La figlia del re degli elfi», una pietra miliare del Fantasy.
    Il sottotitolo del libro descrive la tematica principale delle sue opere: “Alla ricerca del confine invisibile che separa il magico dall’umano e dall’incanto quotidiano”.
    Così Lord Dunsany si avventura nella terra di Erl, un mondo dove immanente e magico convivono in equilibrio. É proprio il tema dell’abbandono della sicurezza dei villaggi e dei boschi inglesi, l’avventura verso l’ignoto, che caratterizzerà anche l’epica missione de “Il signore degli anelli”.
    Le fattezze degli elfi non sono state generate dalla penna di Tolkien, ma da quella di Lord Dunsany, che nel suo romanzo modifica l’aspetto degli elfi del folklore germanico, facendole diventare quelle che conosciamo oggi.

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