“Alda. Diario di una diversa” al Teatro Elfo Puccini
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Uno spettacolo duro intenso, quello portato in scena da Giorgio Gallione, nella produzione del Teatro Nazionale di Genova, in questi giorni al Teatro Elfo Puccini di Milano, spettacolo che mescola poesie e prose di Alda Merini, ripercorrendone la vita, dal difficile rapporto con la madre, ai numerosi amori, alla drammatica esperienza del manicomio.
Milvia Marigliano, una delle attrici più apprezzate del nostro teatro, è superlativa nell’interpretare la Poetessa, prestandole la propria voce e il proprio corpo.
Il corpo, sede e mezzo dell’espressione teatrale in sé, diventa luogo dell’essere in quanto incarnazione del bisogno di essere amati e di incontrare l’altro, e luogo della negazione stessa dell’essere come privazione, separazione e dolore. In manicomio, il corpo viene legato, percorso dalla corrente elettrica: è palestra di incontro e perdita.
E al corpo rimanda la rappresentazione attraverso l’insistente presenza della sabbia in scena (nell’efficace scenografia di Marcello Chiarenza), sulla quale il corpo lascia traccia, che lo rende pesante, che si attacca addosso e penetra ovunque, rendendo allo spettatore quasi il senso di fastidio della polvere nell’aria, della renella nelle scarpe.
E sulla sabbia si muovono i bravissimi danzatori della Deos – Danse Ensemble Opera Studio, nelle belle coreografie di Giovanni Di Cicco. Solo la Poesia può ideare quella sabbia e renderla forma e disegno sullo sfondo, trasformandola in polvere delle ali della farfalla e portare leggera in volo la follia.
«Questo recital – ci dice Milvia – mi ha permesso di capire molti aspetti della vita della Poetessa». E aggiunge: «La vita ci insegna a stare nei binari, e lei, nei binari, non ci stava». Conclude: «L’importante è che in sala voli l’anima della Merini», e Milvia l’ha fatta volare davvero!
Lo spettacolo prosegue fino a domenica 26 giugno, acquisto biglietti e prenotazioni presso la biglietteria del teatro o sul sito.
Medico di professione, pittore e scrittore per vocazione.