L’amore del cuore al Franco Parenti di Milano
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Dal 10 al 14 novembre prossimo va in scena al teatro Franco Parenti di Milano “L’amore del cuore”, testo di Caryl Churchill, celebre scrittrice contemporanea, tra le principali drammaturghe di lingua inglese viventi.
La regia dello spettacolo è affidata alla romana Lisa Ferlazzo Natoli, Premio Ubu 2019 con “When the Rain Stops Falling”, già attrice e autrice che, ancora una volta, conferma la volontà di confrontarsi con la scrittura contemporanea, in un mescolamento di teatro e arti visive.
In apparenza, la rappresentazione narra le interazioni in un piccolo ambiente domestico, una storia familiare, come tante altre, con un marito, una moglie, una zia e un figlio che compare di tanto in tanto, i quali stanno aspettando una figlia (l’amore del cuore per l’appunto) che dovrebbe tornare dall’Australia. Il tema dell’attesa che ne scaturisce, invece, mette a nudo la complessità delle relazioni familiari in cui niente è come sembra.
All’interno della casa, le vicende familiari subiscono da subito inceppamenti linguistici e situazionali e il gioco scenico viene continuamente interrotto da un narratore, per ripartire con minime, significative variazioni, mentre il tempo perde la sua dimensione lineare.
I personaggi, pertanto, sono costretti a ripetere le stesse frasi, con andamenti diversi, iniziando dagli incipit, oppure ricominciando le scene dagli epiloghi: geniali artifici della drammaturgia teatrale che sovvertono i meccanismi tradizionali della parola e del linguaggio, rendendo ancora più inquieta e insopportabile l’attesa stessa.
Un lavoro fortemente voluto da “lacasadargilla” (associazione che riunisce intorno a Lisa Ferlazzo Natoli un compatto gruppo di artisti che condivide da tempo la passione per il contemporaneo) che ne cura la produzione insieme a “Teatro Vascello – La Fabbrica dell’Attore” con il supporto di “Theatron Produzioni” e il sostegno di “Bluemotion” in collaborazione con “Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa”.
Docente di Filosofia e Scienze Umane, specializzata nel sostegno e nella didattica dell’italiano a stranieri. Ha promosso progetti sull’inclusione scolastica, partecipato a ricerche sociologiche di settore e si è occupata di imprenditoria femminile. Spera che prima o poi l’insegnamento del cinema in tutte le scuole divenga realtà.
