Riva e De André con la voce di Buffa. Il cuore degli Amici Fragili

    Riva e De André con la voce di Buffa. Il cuore degli Amici Fragili

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    Rosso e blu. Due colori che spalancano le porte a emozioni senza fine e che uniscono due mostri dell’arte, quella calcistica e quella musicale. Rosso e blu sono i colori che tingono le maglie del Cagliari e del Genoa, due passioni estreme per due personalità incredibili, che si confondono tra il suono della chitarra e quello delle potenti stoccate mancine. Si sorpassano i confini dello sport e della canzone. Quando entrano in scena Gigi Riva e Fabrizio De André, l’espressione verbale lascia il posto al silenzio che dice ogni cosa. Sono uomini che hanno preso in mano il cuore per avvitarlo all’anima della propria devota missione. Eppure, quella che rincorrevano, non era una sola e isolata missione. Cercavano sempre di più. Molto più di una vittoria che regala uno scudetto impronosticabile, molto più di struggenti ballate che conquistassero i cuori degli ultimi.
    Due semidei che hanno stravolto lo storyteller più amato d’Italia portandolo a raccogliere le loro più preziose tracce, e a scalfirle nei teatri di tutta Italia. Le ha unite, miscelate, componendo una poesia. Una poesia che ha fatto commuovere l’intero pubblico milanese del Teatro Lirico Gaber. Federico Buffa è l’artista capace di regalare il più grande manifesto di Riva e De André, e di farlo con lo spessore che meritano. Buffa ci immerge con tutto il naso nell’intimo del vissuto umano, è l’unico capace di descrivere il puzzle di una vita restituendo quella folgorante essenza che si sprigiona nella diretta della vita stessa. Lui ci racconta, con mille intermezzi di aneddoti e curiosità, il cuore di questi due grandi della nostra storia italiana del calcio e della musica.
    Le loro vite sono intrecciate da sfumature comuni, da un desiderio di riscatto, dalla pretesa di dare, al proprio pubblico e a se stessi, il massimo ponderabile. Similitudini in due caratteri tenaci intessuti da fibre che conferiscono consistenza ai principi di onestà, fedeltà e fiera devozione alla rettitudine e ai valori che oggi, per molti, restano così irrimediabilmente difficili da perseguire e comprendere. Buffa, il bastardo privilegiato che così si definisce con un ghigno scanzonato, ci fa viaggiare nel tempo, ci emoziona con date memorabili e con dialoghi che riescono a trasferirci nei colori più importanti. Quello del blu che ci allontana, quello del rosso che ci avvicina, seguendo la metafora di Kandinskij. E poi ci invita a guardare nei colori della Sardegna, per sprofondare in quelli degli amori indissolubili.

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