Spada, magia e muscoli

    Spada, magia e muscoli

    C’era una volta un tipo grande, grosso, nerboruto e irascibile che se ne andava in giro ad ammazzare mostri e a spaccare denti. Si chiamava Eracle. Era molto forte e non tanto furbo. Dicono fosse figlio di Zeus.
    C’erano già stati altri come lui: il suo contemporaneo Teseo, per esempio, un po’ meno forte ma un bel po’ più carogna, o Gilgamesh da giovane, prima che la vita lo facesse diventare saggio.
    Altri sarebbero venuti, come Beowulf e Sigfrido.

    Nel ‘900, quando le leggende si trasformarono in racconti fantasy, arrivò Conan, protagonista di una ventina di racconti dello scrittore americano Robert Howard, ma poi ripreso da altri, come Lionel Sprague de Camp e Lin Carter. Poi vennero fumetti, films, video giochi….
    Era un barbaro di Cimmeria vissuto nell’era Hyboriana, a nord di un continente preistorico esistito dopo l’inabissamento di Atlantide, fortissimo e di muscolatura imponente, ma estremamente agile e astuto.
    Ladro, mercenario, pirata, gladiatore, rubò tesori che poi dilapidò; conquistò regni e li perse; con lui i nemici avevano vita breve, come gli amici e le donne che ha amato.

    Non gliene fregava niente della lotta fra il bene e il male: per lui il bene coincideva col suo interesse del momento, o con la causa a cui aderiva, ma poteva aiutare persone in difficoltà, spesso donne giovani e belle (e possibilmente poco vestite), anche rischiando di perdere tutto.
    È il prototipo degli eroi Sword and Sorcery, così si chiama il genere più avventuroso di Fantasy: spada e stregoneria. Molti sono stati gli epigoni, anche declinati al femminile. Tutto si svolge in mondi di tipo medievale, dominati da mostri e maghi malvagi.
    Non capisce, e combatte, l’ipocrisia dell’uomo civilizzato. Non è uno stinco di santo, ma i suoi nemici sono più cattivi, e quindi noi facciamo il tifo per lui.

    Invito alla lettura:
    Robert Howard
    «Conan il barbaro»
    Volume che raccoglie tutti i racconti, nella collana dei Nuovi Oscar Mondadori.
    I racconti di Sprague de Camp e Carter si trovano in alcune vecchie antologie della Casa Editrice Nord.

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