A Peschiera è di scena la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini

    A Peschiera è di scena la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini

    A Peschiera riecheggia la musica dell’Ottocento grazie a Marco Battaglia e alle sue chitarre d’epoca.
    L’appuntamento, a ingresso libero, è per sabato 15 ottobre alle ore 18.00 presso l’auditorium della biblioteca comunale Gerosa Brichetto in via Carducci 5. Organizzato all’interno della quindicesima edizione della rassegna concertistica di “Associazione 800 Musica”, si avvale del  patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Peschiera.

    Il Maestro Battaglia, che da quasi 30 anni calca i palcoscenici di tutto il mondo, è uno specialista della musica dell’Ottocento, di cui interpreta molte partiture con l’ausilio di chitarre originali su cui spicca quella appartenuta niente meno che a Giuseppe Mazzini che, fatto poco noto, era un profondo conoscitore di quello strumento musicale.
    «Ho acquistato la chitarra nel 2005 – racconta Battaglia – ed è una grande emozione possedere lo strumento realizzato nel 1811 dalla bottega di liuteria di Gennaro Fabbricatore che, al valore intrinseco dell’oggetto, unisce quello storico, dato che è appartenuto a uno dei principali artefici dell’Unità d’Italia, che era anche uno straordinario chitarrista».

    A Peschiera presenterà “Sei corde l’Iberia, da Sor all’Impressionismo”.
    «Proporrò Fernando Sor – annuncia -, uno dei massimi rappresentanti del Classicismo chitarristico in terra iberica, con un repertorio che sintetizza magnificamente due tra le caratteristiche principali della musica del suo tempo: la cantabilità e il virtuosismo. Nella seconda parte del programma interpreterò dei brani di Francisco Tárrega, un autore del tardo romanticismo che ci proietterà in un’atmosfera totalmente differente. Concluderò lo spettacolo con Miguel Llobet, autore di affascinanti canzoni popolari catalane scritte nei primissimi anni del Novecento.
    Il mio più grande desiderio è di offrire una musica aperta al grande pubblico, che possa emozionare e il cui forte impatto emotivo non potrà lasciare indifferenti».

     

     

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