La leggenda di Babbo Natale, da Odino alla Coca Cola

    La leggenda di Babbo Natale, da Odino alla Coca Cola

    Si dice che Odino, il principale degli dei nordici, in occasione del solstizio d’inverno vagasse per le campagne, facendosi ospitare dalle famiglie del luogo.
    Era un vecchio grande e grosso, con una gran barba bianca e con un occhio solo. Ai bambini che mettevano nelle proprie scarpe un po’ di fieno per il suo cavallo, lasciava dei doni.
    Nel frattempo, in un’altra parte del mondo, il vescovo Nicola di Myra, anche lui un vecchio con la barba bianca, girava a cavallo per la Turchia.
    Incontrò un uomo che a causa dei debiti, rischiava di vedere le sue figlie ridotte in schiavitù, il vescovo le salvò donandogli del denaro.
    Dopo la morte, Nicola fu fatto santo e le sue reliquie vennero portate a Bari, città di cui divenne santo patrono.
    Ma le usanze si spostano insieme alle persone: la Puglia diventò la residenza preferita dell’imperatore Federico II di Svevia.
    Così il vecchio dio tedesco incontrò il santo cristiano e, complice la loro somiglianza e il fatto che tutti e due portavano doni, in qualche modo si fusero. Quando le truppe imperiali tornarono al nord divenne San Nikolaus e poi Santa Claus.
    Passarono alcuni secoli, durante i quali San Nicola si trasformò in Babbo Natale e prese un seguito di elfi, sempre portando doni ai bambini.
    Nel 1823 lo scrittore americano Clement Clarke Moore, scrisse la poesia “A Visit from Saint Nicholas” nella quale rappresentò il santo come un elfo cicciottello, con barba bianca, alla guida di una slitta trainata da renne e portatore di un sacco pieno di giocattoli.
    Per il Natale del 1862 l’illustratore Thomas Nast raffigurò, sulla rivista statunitense “Harper’s Weekly”, Babbo Natale con giacca rossa, barba bianca e stivali.
    Nel 1930 i pubblicitari della Coca Cola arruolarono Babbo Natale per la loro campagna pubblicitaria natalizia. La Coca Cola non ha inventato Babbo Natale, come sostengono alcuni, ma ha contribuito a definirne l’immagina moderna.
    Ed è così che i bambini di tutto il mondo lo aspettano trepidanti la notte di Natale.

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