«Le leggende della boxe», il nuovo libro di Fausto Narducci

    «Le leggende della boxe», il nuovo libro di Fausto Narducci

    C’è tutta la sua passione per il pugilato, nel nuovo libro di Fausto Narducci «Le leggende della boxe – Storie di campioni dentro e fuori il ring», edito da Diarkos.

    Narducci, per 40 anni redattore della «Gazzetta dello Sport», in cui si occupava di boxe e atletica leggera, è oggi collaboratore di «Radio Active 20068», dove tiene la rubrica «Terzo tempo – Lo sport dietro le quinte» con DJ Fabio.
    «Io sono di Napoli» ci racconta Fausto «dove la boxe è uno degli sport più popolari e dove c’è la palestra Fulgor, da cui uscì Patrizio Oliva. Lo conobbi personalmente e ne scrissi, seguendone la carriera per lavoro dal 1984 in poi».
    Il libro racconta le storie dei più grandi campioni della boxe, la loro vita, spiega perché sono delle leggende.

    «La cosa più difficile è stato selezionare i pugili di cui parlare: ne ho scelti 36, da oltre un secolo di storia della boxe. Da Alì, il più grande, che ho avuto l’onore di intervistare 6 volte, poi 25 stranieri, a partire da Jack Johnson, primo campione nero dei pesi massimi di inizio ‘900, per arrivare a Canelo Álvarez, la leggenda proiettata nel futuro. Infine 10 italiani, cominciando da Primo Carnera, per finire con Gianfranco Rosi, ma la scelta è stata davvero sofferta».

    Un personaggio che Fausto ricorda molto bene è Mike Tyson, «il più cattivo», a cui ha dedicato un libro.
    «Assistetti personalmente all’incontro in cui morse l’orecchio a Holyfiel. Dopo il verdetto il ring fu invaso dai tifosi di Tyson che, infuriati per il verdetto, inseguirono il pubblico della parte avversa nell’hotel (il match si era svolto all’interno dell’MGM Grand Hotel di Las Vegas). Alì e Tyson sono stati il buono e il cattivo, una rappresentazione dell’America».

    Fausto ha già al suo attivo una decina di libri di atletica e di boxe.
    «Con questo libro volevo dare una diversa connotazione alla boxe, considerata lo sport dei poveri. Per me la boxe è la “Nobel art”, parafrasando la nobile arte, come viene da sempre definita.
    Moltissimi autori hanno scritto di boxe, da Soriano, a Sepulveda, a Pasolini, ma fra loro anche alcuni premi Nobel, come Hemingway.
    Poi c’è Bob Dylan, altro Nobel, grande appassionato di pugilato, con la sua canzone “Hurricane”, dedicata a Rubin Carter».

    Il libro è disponibile nelle librerie e sulle piattaforme digitali.

    Fausto Narducci
    «Le leggende della boxe – Storie di campioni dentro e fuori il ring»
    Casa editrice Diarkos

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